Di estremo fascino architettonico e storico enoculturale il castello é uno dei simboli di Caldaro e una delle più antiche cantine dell’Alto Adige la cui produzione é qualitativamente elevata e quantitativamente limitata con 120000 bottiglie suddivise in 18 etichette.
L’unico rosato aziendale vinificato con uve Lagrein, vitigno autoctono sudtirolese, vendemmiate in Settembre, macerate per un’ora con le bucce, pressate e il mosto giá bello rosato viene lasciato fermentare a bassa temperatura poi viene affinato quattro mesi in botti d’acciaio.
Il colore é un rosato cristallino buccia di cipolla e geranio con chiare sfumature di un rosso rubino etereo quasi aranciato.
In bocca si ripercorrono i sentieri olfattivi di fine acidità fruttata e gentilmente amaricanti di note di polposi frutti rossi, fragola, ciliegia, lampone e mirtilli che vanno a braccetto con i gradevoli ritorni speziati e di un sottobosco di arbusti in bacca (ginepro, mirto), erbe aromatiche (timo, rosmarino, alloro) e un finale tartufeggiante infinito.
Eccelsa la sapiditá che copre e scopre il resto del sorso come onde del mare che infrangono gli scogli, dei quali ha l’anima minerale, cristallina e nitide vibrazioni marine di salsedine e polpa di pesce.
Chiude in bella acidità, sempre fruttata e regala sapide emozioni salivanti che invogliano al bis.
Ottimo con primi piatti saporiti e sapidi, con secondi di carni bianche, grigliate varie e pesce affumicato.
Nella mia cena di ieri si é uniti in una simbiosi ideale con fagioli all’uccelletto arricchiti con straccetti di prosciutto spagnolo pata blanca invecchiato parecchio.