Vinodivite

ROSSO DEL CAVALIERE 2012 – VIGNETI CAMPANINO

L’etichetta recita:
“Da uve sangiovese allevate a 800 metri alle pendici degli Appennini umbri, in viticoltura biodinamica. Fermentazione senza controllo della temperatura, lieviti indigeni. Affinamento in piccoli legni. Imbottigliato senza aggiunta di solforosa”.
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La societa agricola Tenute Baroni Campanino sorge alle pendici del monte Subasio nella frazione Santa Maria di Lignano nel comune di Assisi; progetto di cantina basato sulla assoluta naturalità della coltivazione viticola e del lavoro in cantina; che si avvale della consulenza enoartigianale di Danilo Marcucci.

Nel bicchiere appare bello carico, di struttura densa e ricca, il colore è un rosso rubino intenso con unghia violacea porpora.

Al naso esprime sottili ed eleganti note di tabacco, sottobosco, liquirizia, sfumature balsamiche e di foglia di pomodoro, una base olfattiva di confettura di prugna e sentori di vaniglia. Nel complesso appare terroso, ematico, si percepisce lievemente l’alcool, in un secondo momento spunta qualche marasca sotto spirito, pepe nero e chiodi di garofano.

In bocca scivola bene fluido, molto vellutato e oleoso, quasi lubrificante nella sua grassezza, apparentemente scarno di aromi, semplice e lineare, ma con buona consistenza minerale; dopo un istante attacca il tannino prepotente e viscerale, con sentori di sottobosco, sangue e fungo, solo un accenno di frutta rossa in confettura di prugne e mirtillo; poi arriva dirompente una valanga di cioccolato fondente, spezie (pepe nero) e liquirizia, che restano indomiti fino all’ultima deglutizione e azzerano la salivazione tanto è la ricchezza estrattiva, la profondità e la cupa tannicità lieve amarognola del retrogusto. Termina austero, tanto corposo ed intenso… fava di cacao in purezza.
Ha accompagnato splendidamente una bresaola equina condita con olio evo e scaglie di grana, ma lo vedo bene in abbinamento a dello spezzatino di cervo o altra cacciagione.