Vinodivite

STOAN 2012 – TRAMIN

La nostra vacanza altoatesina della scorsa estate è stata l’occasione per visitare e degustare i vini delle più grandi e famose cantine del territorio altoatesino, in particolare della zona che và da Cortaccia, passando per Termeno (Tramin), Caldaro, San Michele e San Paolo Appiano, fino ad arrivare a Terlano, più la propaggine nord orientale della Val d’Isarco fino a Bressanone, in quel di Novacella e della sua silenziosa e storica Abbazia e cantina.image
Uscendo da Termeno, sulla via per il lago di Caldaro (Kalterersee) e per l’omonimo paesino sulla strada del vino, si rimane ipnotizzati dal complesso scultoreo-architettonico a forma di tralci di vite di cantina Tramin, una delle più grandi e floride realtà vitivinicole del Sud Tirolo.
Inutile parlare della freschezza e della mineralità oltre che in particolare della piena aromaticità dei loro granitici e monumentali vini, vere celebrità nel panorama enologico della zona circostante il lago di Caldaro e del Tirolo in generale.
Famosissimo il loro Gewurztraminer Nussbaumer, interpretazione speziata e profumatissima del vitigno altoatesino per eccellenza; un po’ tutta la loro gamma vinicola è stabilmente allineata ad uno standard qualitativo d’eccellenza, tanto per citare qualche cru della cantina, Urban Lagrein, Pinot Nero Maglen, Pinot Grigio Unterebner, Sauvignon Montan e il grandissimo Gewurztraminer da vendemmia tardiva Terminum.
Stoan è uno dei vini d’autore, così li chiamano in cantina, cuvee di quattro vitigni tipici della zona: Chardonnay 60%, Sauvignon 22%, Pinot Bianco 11%, Gewürztraminer 7%,
La veste è di un giallo paglierino chiaro e limpido con nitide sfumature giallo-verdi.
Al naso è un complesso ricordo floreale, che si sfuma prontamente verso sentori finemente eleganti tendenti al fruttato dove ogni frutto non vive di vita propria, ma appare-scompare sfumandosi ognuno negli altri, creando un aromatico affresco di vividi profumi di frutti caratteristici dei vini e vitigni tirolesi, la pesca e il sambuco, la foglia di pomodoro e il peperone oltre ad un asparago potente del sauvignon, la banana, l’ananas e la susina dello chardonnay, la pera, la mela verde del pinot bianco, l’immancabile sfumatura rosata del gewurztraminer.
La mineralità e la freschezza percepite appena si annusa il bicchiere, vengono prontamente integrate e poi soppiantate dalle aromaticità fruttate e da sensazioni grasse e vanigliate quasi biscottose, burrose, di frolla, confetto, crema pasticcera, e in ultimo chewing gum.
In bocca è pura scioglievolezza, è un cremoso miscelarsi di aromi dolci, agrumati, vanigliati; si percepiscono tanti frutti, kiwi, ananas, banana, poi cioccolato bianco, burro di cacao, pepe bianco e pomodoro.
Di sapidità eccelsa, diventa quasi salato, si percepisce una mineralità rarefatta, finissima, una soluzione di salamoia e agrume; bella l’acidità sul finale, con la pesca poco matura che fa capolino insieme all’albicocca; la persistenza non esagerata è lievemente amarognola, tendente sempre alla fresca acidità della pesca in maturazione e del suo mallo.