Vinodivite

NESSUNO 2011 – MORETTI OMERO

“Nessuno mi chiamano, mia madre, mio padre e tutti i miei compagni”
(Odissea Libro IX)
citazione dell’etichetta

nessuno
L’azienda vitivinicola e olearia a conduzione biologica è sita a Giano dell’Umbria; nata nel dopoguerra per mano del nonno di Omero quando di ritorno dalla Svizzera acquistó il primo oliveto. Oggi vengono coltivati secondo i crismi della più pura e sincera agricoltura biologica certificata AIAB 4500 olivi e 18000 viti.
Il vino che vado a raccontare oggi è un bianco che nasce dal vitigno bianco per antonomasia di questa parte d’Italia il grechetto assemblato con un 25% di malvasia aromatica, e poca solforosa aggiunta, totale 70 mg/l; il mosto fiore fermenta per sei giorni in botti d’acciaio e viene lasciato maturare nelle stesse per sei mesi.
Il risultato è un vino deliziosamente aromatico, fragrante, fresco, sapido oltre che pieno e rotondo al contempo.
Ha un colore giallo oro antico di scarsa limpidezza per la mancata filtrazione.
Al naso è un’esplosione magnifica di profumi intensi e invitanti che spaziano da fiori gialli in primavera, ginestre, agrumi, miele, crosta di pane, note tropicali di mango e ananas, mela, pesca che lasciano spazio a sentori di pietra focaia e mineralità sapide piacevoli e vivaci, nel complesso all’olfatto è vino giovane, fresco e delicato.
Al palato c’è questa corrispondenza duale di sapida freschezza e belle rotondità e pienezza di corpo che donano calde avvolgenze; una bellissima acidità ben dosata in equilibrio con discrete dolcezze di base sapor di miele, frutta esotica, banana, ananas, papaia, e belle nuances agrumate. La morbidezza si percepisce nella seconda parte del sorso quando la scioglievolezza domina il contesto gustativo e ammalia con le note fruttate precedenti.
Nessuno è un vino di pronta beva (nonostante la mia bottiglia aveva già 3 anni sulle spalle) ma si ha la sensazione che può invecchiare tranquillamente fino a 7-8 esagerando 10 anni e migliorare gli equilibri già ottimi e ammorbidire certe tannicità.
Riesce ad essere protagonista durante un aperitivo estivo, o ad accompagnare antipasti e primi piatti di pesce; io l’ho abbinato ad un antipasto prosciutto e melone e ad un cous cous con zucchine e gamberetti.