In quel periodo Angelo e soprattutto Diego erano fervidamente impegnati con la nascita dei piccoli caprettini; un momento molto delicato durante la vita di questo animale preziosissimo per l’uomo, che ben si adatta a condizioni di allevamento difficili e a pascoli poveri, ma che ricambia con un latte ricchissimo di proprietà organolettiche uniche, latte di altissima digeribilità, che contiene quantità elevate di grassi a catena corta e colesterolo praticamente nullo; oltre a potassio e ferro in percentuali superiori al latte bovino.
Un passito straordinario, non ridondante e smielato come altri della categoria, ma dolce al punto giusto, una dolcezza donata dagli aromi di confettura di frutta rossa, un incredibile prevalenza al naso e nel gusto di sentori affascinanti di giuggioli, frutto che abbiamo perso un po’ di vista nell’era moderna, note confettose e vanigliate di zucchero demerara; per poi finire il sorso con una pulizia e una austerità assolute.
Il colore è di un rosso granato intenso, concentrato ed impenetrabile, che vira verso il vetro sui toni rubino con sottili sfumature ruggine.
All’olfatto si percepisce un corpo centrale molto fruttato con note di confettura di frutti rossi maturi, amarene e prugne, che si aprono poi in un ventaglio di profumi più freschi di petali di rosa, more, fragoline di bosco, per finire su toni caramellati di frutta candita, confetto, giuggioli sotto spirito, frutta secca.
In bocca l’impatto iniziale è caldo e potente molto dolce con sentori di frutta rossa in confettura, amarene, fragola, frutti rossi sciroppati, poi pera williams stramatura, albicocca secca.
Il dolce iniziale scema poi e giungono al palato sapori più austeri e asciutti, dove si percepisce un tocco lievemente acido e salino, per terminare con una freschezza e pulizia del sorso inaspettate, che sgrassano lasciando in bocca gradevoli sentori di uva passa e ancora giuggiola matura.