I terreni della tenuta dell’Abbazia che ospita la rinomata cantina, circondano le mura della Chiesa e del cimitero e salgono verso le dolci colline terminando laddove iniziano i vigneti di Köfererhof; ho visitato il ristorante dove le gentilissime cameriere, nei loro caratteristici abiti altoatesini, mi hanno deliziato con i vini aziendali, tutti bianchi, tutti tipici della Val d’Isarco, Muller, Kerner, Veltliner, Pinot Grigio, Sylvaner, Riesling, Gewurztraminer, freschi, minerali, profumati, aromatici, opulenti e ricchi seppur asciutti, tesi e vibranti di finezze rocciose e delicate acidità e sensazioni saline.
Il muller che ho scelto di portare in albergo, per una serata a lume di candela con le montagne a guardarci dalla finestra, rispecchia le peculiarità aziendali e incarna i caratteri varietali esaltandone egregiamente ogni singolo elemento.
Il colore è un giallo paglierino essenziale e delicato con omogenee sfumature verdoline trizio.
Al naso è floreale ed aromatico, è ricchezza di aromi e profumi intensi e inebrianti che spaziano dai fiori di sambuco e pesco, alle note fruttate di mela, pesca e una polposa albicocca, fino a lievi sentori di formaggi erborinati e soffusi effluvi solfurei in atmosfere iodate.
Bella tensione in bocca, sapidità, aromaticità cristallina, frutta gialla in polpa e succo, pesca, albicocca, sfumature d’ananas, l’iniziale finezza minerale eterea evapora lasciando spazio all’eccelsa pienezza aromatica in cui si fondono, note erbacee, fruttate e iodate; finisce su toni salini, erbacei elegantissimi, soavi e setosi.
E chi se li ricorda gli altri müller?