Vinodivite

IL BACCO 2012 – FATTORIA CORONCINO

Fattoria Coroncino é lassù, in cima a quelle docili colline di San Paolo di Jesi, nel comune di Staffolo, sulle sponde destre del fiume Esino, non lontano da Jesi, in direzione Ancona, verso il mare un po’ più in lá. image
In una terra di dolci altopiani dove tra Sole, vento e vigne si scorge l’Adriatico in lontananza, vive in tutta la sua bellezza il verdicchio, un vitigno che negli ultimi 10 – 15  anni ha riconquistato il ruolo che gli appartiene dopo anni in cui ha vissuto più di quantità che di qualitá, ma oggi pochi piccoli vignaioli sono riusciti a riportare in alto un vitigno che meritava di essere allevato come dio comanda, basse rese, poca chimica in vigna e ancor meno in cantina, per dimostrare che anche il verdicchio, bistrattato vino da pizzeria può competere a livelli superiori ed ambire a posizioni più elevate, tanto da apparire vino dalle potenzialitá d’invecchiamento stupefacenti.
Uno di questi vignaioli capaci di far rinascere il verdicchio é Lucio Canestrari, romano che insieme alla moglie Fiorella circa 30 anni fa si trasferì in una vecchia casa acquistata dal padre di Lucio, che quando ancora ventenne si innamorò di Staffolo e acquistò i primi 3 ettari di vigna dando vita alla Fattoria Coroncino.
Bassissime rese, lotta integrata, nessuna concimazione, inerbimento, bassi quantitativi di solforosa sono i credo di Lucio e Fiorella, che conducono la loro realtá, che oggi annovera 9 ettari di terreno nella loro proprietá, in un regime biologico/biodinamico dove niente é scritto su pezzi di carta, o sulle etichette, ma é tutto vero e applicato sui campi, nella vita di ogni giorno, durante le vinificazioni in cantina dove l’additivo più importante é l’amore messo dentro quel vino dal colore dorato.
Ho visitato la Fattoria pochi mesi fá e mi sono innamorato della loro terra, dei panorami meravigliosi che si godono dalla loro tenuta, dei loro ricchissimi, immensi, opulenti, alcolici, concentrati vini che Fiorella ci ha gentilmente fatto assaggiare; una rivelazione assoluta, una preziosa scoperta, una pepita d’oro in un deserto fatto di rare oasi e di tanta, tanta sabbia.image
Il Bacco, Il Coroncino, Il Gaiospino, Bambulé sono i loro vini attuali, tutti a base di verdicchio, ma ognuno con la propria storia, la propria essenza e anima, fatta di minerali di un terreno che da vent’anni non vede concimi, e che dona ai frutti tutto quello che possiede e nient altro.
Il Bacco é il base dell’azienda, ma credetemi una volta assaggiato non risulta facile chiamarlo base, perché é piacevole, beverino, ricco, polposo, croccante, denso, mieloso, cremoso, intenso, salino, iodato, strutturato, delicato e potente, alcolico, vigoroso, persistente… é tutto e di più é un coacervo di profumi e aromi buonissimi, e soprattutto genuini, é tutto tranne un base.
É un vino vivo, mutevole, profumato di terra e minerali, é fruttato, espressivo di aromi genuini che richiamano i vini casarecci, contadini, quelli fatti con solo uva.
Il colore é un bel giallo paglierino acceso che si veste d’oro luccicante, a tratti opacizzato ma mai torbido, con riflessi sfumati di verdoline opacitá.
Al naso é lineare alla linea produttiva improntata sull’eleganza, la fragranza, l’intensitá, la ricchezza espressiva di frutta esotica con un’ananas bellissima, e frutta gialla come la pesca, ma ci sono accenni anche alla mela, la nespola, oltre che al cedro, pompelmo, a note floreali, erbe aromatiche con salvia e coriandolo, mandorla fresca amaricante, vapori di iodio e mare.
Al palato é cremoso, mieloso, un corpo fluido che si scioglie in bocca, è ricco di dolcezze fruttate, minerali; colpisce la bella concentrazione estrattiva di frutto, date le rese ridicole; la frutta esotica é vivissima, dolce, polposa, l’ananas si morde, si succhia, in tutta la sua mineralitá e sapiditá, è fruttosio dolce/amaro; poi c’é un ritorno acido breve e finissimo, impercettibile, il giusto per invogliare a farsi bere senza ritegno.
L’eleganza non gli manca, in seconda fase si svela quel lato più serioso, austero, potente, tannico e alcolico, che prosegue in un finale che persiste in bocca nei toni amaricanti della mandorla, della scorza d’agrume fresco, e una vivida salinità.
É vino per tutto il pasto, per tutti i gusti, é da amare a volontá.
Grazie Fattoria Coroncino.