L’azienda di circa 35 ha è situata nel comune di Torgiano, parte dei terreni si trovano vicino alla confluenza del fiume Chiascio con il Tevere e un’altra parte in collina ad un’altitudine tra i 200 e i 400 m s.l.m. sono a prevalenza sabbiosi con sottosuolo di arenarie e marne ricche di minerali e sedimenti lasciati dall’antico lago Tiberinum.
Vigneti, un ciliegeto e un uliveto sono le coltivazioni presenti, tutte biologiche; si seguono in vigna i principi della biodinamica tramite tisane, cornoletame e compost biodinamico, nutrendo i terreni e le piante solo con tali elementi naturali, usando dosi di rame inferiori a 3 Kg/ha.
In cantina non si usano sostanze chimiche di sintesi, tranne piccole dosi di solfiti.
Per le fermentazioni si usano solo i lieviti indigeni delle bucce, i travasi vengono effettuati in giorni di frutti seguendo i calendari lunari; il vino affina tutto l’inverno sulle proprie fecce fini in contenitori di cemento vetrificato e di acciaio inox con batonnage settimanali.
L’imbottigliamento avviene senza preventive chiarifiche o filtrazioni, solo in certi casi si eseguono filtrazioni con filtri sgrossanti molto larghi per favorire l’illimpidimento.
Per certi vini si usano dei cristalli di quarzo durante l’affinamento
Ho visitato la cantina pochi giorni fa e sono rimasto colpito dalla passione e dalla voglia di fare dei ragazzi; mi hanno portato nella cantina recentemente ristrutturata, dove il fresco naturale non necessità di impianti di condizionamento.
Sono stato tra i vigneti, ho visto dove fanno il compost con le fecce, il cornoletame, i loro ciliegi, infine il casale e la rustica cucina, dove un micio di nome Ciliegia che dormiva beato sopra una panca vicino al tavolo da pranzo, mi ha trasmesso quel senso di naturale, di contadino che oggigiorno tutti stiamo perdendo.
Ho assaggiato i 3 vini prodotti, tutti annata 2012, 4000 bottiglie circa,:
“Il Baratto” un trebbiano toscano con aggiunta di malvasia e riesling renani; l’“Ametistas” un grechetto macerativo in purezza, non filtrato, corposo e tanninicamente strutturato;
“La Cupa” un sangiovese 100% che nonostante la giovane età denota grande potenza e struttura, grande ricchezza estrattiva di aromi, data la bassa resa solo 30 q/ha; l’affinamento in bottiglia lo renderà un vino importante.
Bella scoperta davvero questa piccola cantina in quel di Torgiano, poche bottiglie prodotte, ma tanta passione e voglia di fare contagiosa, da far pensare a future grandi soddisfazioni da togliersi.